lunedì 12 febbraio 2018

Dal Vaffa alle sparatorie, istigare all'odio genera odio...

... con una crescita esponenziale che difficilmente si ferma.

L'Italia si deve aspettare nuovi anni di piombo, di un nuovo confronto cieco basato sulla contrapposizione ideologica.
Nulla di diverso dagli estremismi religiosi, gente che senza riflettere parteggia per un'idea che di vero ha solo l'essere ripetuta.

E così la reiterazione delle offese concede l'alibi della difesa, che spesso trascende il gesto

Inizia con un Vaffa...si risponde con un calcio
a cui risponde una bastonata
e in un attimo si spara un colpo.

Gente persa in un'oblio di valori e di risorse che sfoga la propria insoddisfazione contro il diverso.

antifascisti che generano fascisti
bianchi che creano neri
buoni che identificano i cattivi

E se la mattina ci si insultava quasi per scherzo, è già sra quando ci si rende conto che qualcuno è morto senza un motivo valido.
E a quel punto, quando la violenza ha seminato un'intera generazione di adepti, sarà difficile estirparne gli effetti.

Gli anni di piombo furono tali perché c'era gente disposta a sparare per i propri ideali o i propri interessi.
La rinascita delle organizzazioni criminali storiche, spesso in mano a ragazzini, non è un segnale allarmante di come si stia perdendo una generazione?

Se questi ragazzi crescono nell'odio e nella violenza, possiamo aspettarci che in futuro vogliano creare un mondo governato dall'amore e dall'armonia?
Queste riflessioni appaiono scontate a chi le ha fatte, ma assurde e lontane a chi, per il carnevale, traveste i figli da boss della camorra
Nel futuro di questo paese ci saranno anni bui in cui torneranno Guelfi e Ghibellini, torneranno Rossi e Neri, torneranno Polentoni e Terroni, in cui l'odio crescerà a dismisura.

E in questo delirio orgiastico di contrapposizioni grottesche, gli unici che saranno eternamente assenti, come dalle righe della nostra Costituzione, saranno gli Italiani.

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