sabato 25 novembre 2017

Black Friday, se questo è un uomo

... perché per me qualcuno non lo è.
 
Vorrei iniziare con il citare Primo Levi e la sua poesia introduttiva al romanzo.
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza per ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
 A questo punto credo di aver detto tutto, almeno in estrema sintesi, ma vediamo di definire meglio il mio punto di vista.

C'è una soglia sotto la quale non ci si può più definire esseri umani e Primo Levi, raccontando la triste storia di degrado imposta agli internati dei campi di concentramento, richiama alla nostra attenzione proprio la definizione di questa soglia.
Con la poesia introduttiva getta le basi per la seguente riflessione, perché il lettore non possa perdersi nella narrazione del romanzo e abbia sempre presente che ci sono persone che vengono ridotte ad una condizione inumana.

Poi c'è il Black Friday


E mi chiedo come sia possibile ridursi in questo modo solo per accaparrarsi oggetti a prezzo scontato.

Sono questi uomini?

Direi proprio di no, direi piuttosto che sono persone ridotte in schiavitù da una sovrastruttura sociale fatta di lusso a basso costo.
Sono uomini quelli che si riducono a picchiarsi per comprare beni di consumo a basso costo che diversamente non potrebbero permettersi?

Sono uomini forse, come lo siamo noi e come lo erano i carcerieri dei campi di concentramento, come lo è chiunque possa decidere del proprio destino e infine agisce in maniera violenta ed egoista.

L'uomo forse è proprio questo, e come suggeriva Primo Levi, chi è privato della possibilità di farsi del male da solo, ma viene maltrattato dagli altri, non lo è.



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