domenica 19 marzo 2017

Xenofobi multiculturali

... ovvero siamo tutti figli dell'ignoranza e orfani dell'ugualmente diverso.
Ho recentemente visto la foto di un locale di S.Francisco, California.
C'era un cartello con scritto "open" (aperto) in lingua inglese e sotto la stessa scritta in cinese. Eppure la California è una ex-colonia spagnola, diventata poi parte del Messico, resasi indipendente è poi entrata negli Stati Uniti d'America nel 1850.
Ancora oggi una grande parte della popolazione parla spagnolo, senza contare poi che è stata colonizzata, nella seconda metà del XIX secolo da Europei e che oggi, grazie all'economia trainante della Silicon Valley è una delle regioni mondiali con la più alta mescolanza di culture.

Eppure la California ha un presidente federale xenofobo, recentemente eletto dalla quasi maggioranza (perché in america funziona così) della popolazione.

E cosa c'entra l'ignoranza?

Forse c'entra perché, come in California, l'Italia e l'Europa sono state "assemblate" alla stessa maniera.
Forse che il Piemonte sabaudo fosse Italia prima del 1861?
Forse che la Spagna non ha vissuto in bilico tra Cristianesimo e Islam per secoli?
Forse che nel 1850 a Milano non si combattevano gli Austro-ungarici che poi hanno perso la prima guerra mondiale e da stato pan-europeo sono diventati due piccoli staterelli mittleuropei?
Forse che Il Centro Italia non era diviso tra Stato pontificio, Granducato di Toscana (filo Asburgico), Regno Borbonico fino al 1870?

Ma cosa c'entra la politica con la migrazione dei popoli?

Già, perché i Barbari che invasero l'Italia romana non erano gente?
Già, perché i Romani invasi dai Barbari erano tutti nati a Roma e non venivano da tutte le parti dell'Impero?
Già, perché i Francesi e gli Austriaci che hanno dominato l'Italia nel periodo risorgimentale non portavano valori e popolazioni dai loro territori?
Credete davvero che tutta questa gente se ne sia andata lasciando intatta la "purezza razziale" degli Italiani che non sarebbero esistiti per secoli a venire?
Voi che avete qualche parente straniero, uno zio d'America, un cugino figlio di emigranti italiani che a loro volta hanno arricchito di italianità la cultura ospitante.

Quando mangiate la "pizza americana" in qualche catena o le "tagliatelle alla Alfredo", o quando mangiate un "hambuger di chianina", oppure l'insalata russa che (in Francia chiamano "piemontese") non pensate mai che tutto questo esiste proprio perché in ogni momento storico c'è stata interazione sociale tra popoli e culture diverse?

Beh, spero che questo post possa stimolare la riflessione e magari una visione più ampia delle dinamiche sociali e delle opportunità che la contaminazione culturale offre.
Oppure possiamo solo pensare al quotidiano e a lasciare in mezzo alla strada chi cerca di migliorare la propria condizione.

Perché in fondo se al loro paese c'è la fame, sono solo fatti loro, possono sempre emigrare in America come fecero i nostri zii.
I nostri avi non andavano mica sui barconi stracarichi e in ristrettezze economiche (vedi foto)
 
Là sì che c'è posto per tutti, mica come qui che siamo troppo impegnati a rinnegare l'essenza stessa della storia europea.
Perché l'ignoranza alla base della xenofobia sta tutta qui, nel pensare di essere puri e soprattutto migliori di qualcuno che in fondo non è niente altro che ugualmente diverso da noi.

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